SERIE A5: LA PAROLA AD ANDREA ROMANELLI

Match Fishing ha tanti amici in Italia e tra questi c’è anche Andrea Romanelli di Roma, agonista partecipante alla serie A5 con la società SPS Il Triotto Maver, che ci ha inviato il suo prezioso commento sulla gara di domenica scorsa ad Ostellato.
Andrea sarà la nostra firma per tutte le gare dell’A5 del 2011.

ANDREA ROMANELLI

Domenica 27 marzo Ostellato ha ospitato la prima prova della serie A5.
Il vecchio Valle Lepri, tornato a riempire le cronache “piscatorie” degli ultimi anni, aspettava i concorrenti provenienti con l’incognita legata, come tutti sappiamo, alla presenza delle breme.
Il canale, di certo, non si è presentato in forma smagliante ma, almeno, si sono scongiurati la serie di capotti che qualche giorno prima erano pronti a vestire gli agonisti del centro Italia, facendosi beffa dei sacrifici fatti per gareggiare lontano da casa. Per quanto ci riguarda, debbo dire che in particolar modo il giovedì ci siamo divertiti, prendendo anche breme di peso notevole. La pesca è andata scemando di giorno in giorno, di pari passo con la diminuzione progressiva della corrente, rendendo ancora più complicate le scelte per l’impostazione della gara.
La domenica, infatti, l’acqua si è presentata praticamente imballata … purtoppo, per chi come noi del Triotto, era in pesca fino al giorno prima. Complimenti alle corrazzate Blue Marlin e Teramo, che hanno piazzato una gara quasi perfetta e anche ai ragazzi dei Grizzly che hanno cominciato nel migliore dei modi.
La gara è stata quasi a senso unico a roubaisienne con l’eccezzione delle match rod che sono spuntate in 2 zona e che hanno regalato l’assoluto a Gianni Todesco.
Le operazioni di pasturazione sono state, come da aspettative, chiaramente la chiave di volta della gara.
C’è chi a pasturato inizialmente a mano chi con l’uso esclusivo del cupping kit, chi ha alimentato con terra impongata e chi, forse a ragione, con terra fumante ricca di fouille. La gara, con un pescato medio relativamente basso, è stata poi condizionata dalla cattura del jolly di taglia, sia sotto forma di carassio extra large sia sotto forma di breme di peso che, per chi è riuscito a metterli in nassa, ha significato un piazzamento assicurato. Il mio settore non è stato da meno e le mie 6 bremotte hanno valso solo un poco brillante 7° posto. Una parola voglio spenderla per l’organizzazione, praticamente perfetta, e per l’impressionante macchina che ruota intorno alla carovana di pescatori che giungono ad Ostellato. Dovremmo fare in modo che certe realtà non rimangano isolate ma si moltiplichino, riducendo la pressione che ricade sempre sullo stesso campo fino a bruciarlo … non dimentichiamo esperienze non troppo lontane accadute in diversi templi della pesca. Ora ci attende il Celletti, ancora a fouille e ver de vase, questa volta esche obbligatorie …. ci saranno anche le breme ad aspettarci?!?

PANORAMICA

ANDREA ROMANELLI CON UNA BREME

ALBERTO ITALIANI

LA SQUADRA DEL SPS IL TRIOTTO MAVER

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *