MONDIALE PER CLUBS: LA CROAZIA DI GIOVANNI VILLA COME SEMPRE TRA LE PRIME

Nel campionato europeo di calcio la partita tra le nazionali di Italia e Croazia è finita in pareggio 1 a 1 a conferma che quando si gioca in 11 contro 11 le cose possono andare anche diversamente dai pronostici.

Nella pesca per fortuna non sempre è così, e vero che si pesca tutti 5 contro 5 per ogni squadra ma nell’ultimo mondiale per clubs le forze in campo erano decisamente chiare.

L’Italia targata Oltrarno Colmic arrivava come lo squadrone favorito alla conquista del titolo e così è stato.
Almeno nella pesca siamo stati i più forti proprio come dovremmo eeeserlo nel calcio e per fortuna che i nostri pescatori, a differenza di quelli del calcio, non dovevano pensare al gossip o alle scommesse.

Nel calcio poi abbiamo nostri illustri concittadini che hanno accettato l’incarico di allenare squadre nazionali straniere.

Dopo Fabio Capello, in pista troviamo anche il mitico Giovanni Trapattoni che da un paio d’anni sta allenando la simpatica Irlanda ebbene anche nella pesca abbiamo il nostro Giovanni Trapattoni, pardon il nostro Giovanni Villa che anche lui da un paio d’anni allena la squadra croata del Varazdin e che gli fa fare pure belle figure in campo nazionale e internazionale.

Non possiamo dimenticare il doppio podio individuale conquistato l’anno scorso in Serbia e così pure quest’anno la squadra Croata si è data da fare sotto le direttive del CT Giovanni Villa per chiudere al 5 posto dietro solo a Italia, Francia, Inghilterra e San Marino.

Ma come sono stati avvicinati i croati a questo mondiale per clubs ce lo facciamo raccontare direttamente dal nostro amico Giovanni Villa che abbiamo intervistato in esclusiva per Match Fishing.

Vai Giovanni, raccontaci tutto e complimenti ancora per la bella prestazione che avete realizzato..

Ciao Alessandro, come raccontarti il nostro mondiale?

Ci provo………….Dopo aver raccolto informazioni sul campo gara di CABECAO tramite amici portoghesi “fidati”siamo partiti con le idee un po confuse sul tipo di pesca da praticare,ma con molta fiducia entusiasmo e tanta voglia di mostrare che lo scorso anno a Golubac il nostro risultato non è stato solo frutto di un caso…

Arrivati la domenica 27 /05 effettuando un sopraluogo sul campo gara ci rendiamo subito conto che le informazioni avute erano esatte,e già ti senti rincuorato sulla validità degli amici.

Durante le prove della settimana di treining si è mostrata prevalente la pesca dell’alborella, se vuoi difficile da interpretare ma ci poteva dare soddisfazione,sperando che dopo una settimana di pasturazione non sarebbe stata soppiantata dai pesci di taglia (carpe e barbi da rottura , come ci avevano annunciato gli amici, e qualcuno si era visto nelle prove).

L’alborella si presentava vorace e difficile da fare con il bigattino tanto da costringerti a cambiare esca al massimo ogni 2 pesci se volevi avere le mangiate rapide ,,, poi osservando la squadra francese e italiana , loro arrivavano a 20 pesci senza cambiare esca innescando 2 o 3 fish fish (un bigattino abbastanza piccolo ma molto duro del tipo pinkie, molto in uso in francia).

Altra osservazione l’alborella teneva bene due ore con canne corte 4/5 mt poi diminuiva si allungava e svalgliata tanto da costringerti a usare la roubaisienne a 10/11,50 mt con lenze da 4×14-4×16 in superficie pasturando con scia di colore rosso ,con la roub riuscivi ad essere più preciso anche per via del vento quasi sempre presente.

IL pesce di taglia invece chiedeva di essere stimolato continuamente con fiondate o scodellate di misto fra di loro di mais, canapa, grano bollito , in più con delle palline di bigattini e ghiaia non grosse ma rumorose dopo una buona pasturazione di fondo a base di sola pastura , questo era possibile solo dopo la 3 ora quando l’alborella si alzava ed era sempre un rischio perchè avevi a che fare con pesci non grossi1/2 kg ma con forza impressionante da romperti terminali del 0,16/0,18 e piegare ami del 14/12…

Sempre nelle prove ho notato molto più alborelle e pesci di taglia media nei settori A/B meno alborelle e pesce più pesci da rorrura nei settori bassi C/D/E…

Decidiamo dopo il sorteggio “che non ci è stato favorevole” (vedi settori) di fare una gara sull’alborella tenendo un occhio al movimento delle carpe , per tre ore tutto filava come previsto i guai sono cominciati con l’entrata dei pesci di tagli , noi ne abbiamo persi qualcuno di troppoi e altri no (anche questo fa parte dell’essere campioni o no)..

Tutto sommato finiamo la manche 5° e ci va bene.

Decidiamo stessa stategia per la 2° manche a differenza di altre squadre ,vedi portogallo belgio , germania e spagna, fortunatamente il pesce di taglia risponde meno ma anche l’alborella è più difficile sopratutto nei settori C/D/E.

Osservando i settori e viste le poche catture rilevante fatte sopratutto da squadre che non ci avrebbero dato fastidio decido di finire la manche all’alborella, se hai accasione di vedere i risultati per settori è solo per qualche pesce messo in nassa o perso che non siamo a podio…..

Nonostante tutto finire un Mondiale per Club dietro a squadre composte da CAMPIONI come FALSINI ; FINI , RUDY… RAISON; GARDENER. non è certo un disonorevole 5°posto.

Ora faremo di tutto per rivincere il nostro campionato in CROAZIA perche mi piacerebbe essere presente il prossimo anno in ITALIA sul Brian…………………..

Bene Giovanni noi ti ringraziamo per l’esauriente commento e non possiamo fare altro che augurarti un podio nel prossimo mondiale per clubs logicamente sempre e solo dietro la nostra Italia.

 

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