I SEI TOP FEEDERMEN DEL C.I.S DOPO LE PRIME DUE PROVE

A questo primo CIS feeder, svoltosi ad Ostellato lo scorso fine settimana, hanno partecipato da tutta Italia ben 188 agonisti in rappresentanza di 47 formazioni.
Qualcuno è arrivato sul canale per le prove fin dal giovedì anche se la maggioranza si è vista il venerdì e a sera, dopo ore e ore di prove, quasi tutti avevano più dubbi che certezze.
Poi è arrivata la prima manche del sabato e il canale ha dato a tutti qualche pesce anche se non sono mancati alcuni sporadici cappotti che sarebbero stati più numerosi se alla sera prima la bonifica ferrarese non avesse dato acqua per ossigenare il canale e mettere così più fame al pesce.
Una gara difficile che però ha permesso a molti di vincere con le classiche breme e qualche carassio ma non sono mancati pesci importanti come grosse carpe e siluri.
In gara 2 il meteo ha cambiato le carte in tavola; acqua e vento hanno scosso il pesce e alla fine la media del pescato è risultata più elevata del giorno precedente.
Due gare simili ma che in realtà andavano affrontate in maniera diversa magari aggiustando gli errori commessi al sabato.
La mia gara è stata preparata al venerdì con i compagni di squadra Mazzetti e Neri con i quali si era deciso di partire sulla tre quarti di canale per poi allungarsi sotto le canne da metà gara in poi.
Determinante era il picchetto e soprattutto il pesce che doveva essere di taglia per fare la differenza.
Quindi esche voluminose all’amo, io ho optato per un gancio del 10 e filo del 18 per innescare 8 bigattini o un fiocco di vermi.
Sui 60 metri prendo qualche bel pesce ma poi si spegne la luce e così mi sposto dall’altra parte sotto le canne dove trovo nell’ultima ora altri cinque pesci di poco peso ma sufficienti per farmi fare un bel terzo.
La domenica capito in un bel picchetto, davanti l’ingresso della sbarra e ancora imposto la mia gara come il giorno prima.
Uso la pastura di Mazzetti, un mix di nonsochè di colore rossastro che lui dice esserci dentro in prevalenza farina di krill e tonno oltre ad una buona dose di base breme Maver.
Anche in questa occasione la partenza è buona, prendo quattro-cinque pesci mentre gli altri arrancano.
Nel settore mi fanno paura gente del calibro di Vezzalini che mi pesca a spalla, Nizzoli, Rossetti e Plazzi, gente abituata a ringhiare fino all’ultimo secondo di gara e infatti Nizzoli e Plazzi danno spettacolo pescando ad un metro dalle canne a bigatto incollato e da metà gara in poi prendono il largo infilando dei bei pesci che gli permettono di sfiorare i 10 kg di pescato.
Al terzo posto si piazza Vezzalini che ha la bravura di girare esche e riesce a trovare sulla lunga distanza dei bei pesci, soprattutto nella seconda parte di gara che lo mettono al riparo da sorprese.
Poi arrivo io con un quarto posto che non onora il buon picchetto ricevuto in sorte, dovevo sfruttarlo meglio.
Ad un metro dalle canne purtroppo avevo un fondo sporco che mi ha fatto perdere pure due pasturatori e così con l’ansia di dover perdere preziosi minuti con l’esca nascosta in mezzo allo sporco del fondo ho preferito staccarmi di alcuni metri ma non era la stessa cosa.
Chiudiamo con la mia squadra della Cannisti Castelmaggiore Maver in ottava posizione anche grazie al primo assoluto, come peso, di Marco Mazzetti fatto in gara 2 e al bel primo di Moreno Pandini fatto in gara 1.
Le prossime due gare di Peschiera sono lontane ed è presto per pensarci; altre sfide ci aspettano nelle prossime settimane e il feeder fishing sarà la calamita di tanti che come me dopo alcuni decenni di colpo hanno riscoperto la voglia di fare competizioni.
Mi piace il clima, il poco stress agonistico, la non necessità di dedicare troppe giornate per le prove, il minimo necessario come quantitativi di pasture e esche e quel mulinello attaccato alla canna dal cimino rosso fuoco che all’improvviso scossa e risveglia l’istinto della ferrata.
Mi piace ricordare ciò che un pescatore mi ha riferito sabato mattina al raduno..”grazie a te Alessandro e ai continui articoli sul tuo sito mi hai fatto ritornare la voglia di fare gare che avevo abbandonato da alcuni anni. Avevo giurato di non farne mai più una ma mi sono dovuto ricredere ed eccomi qua pronto a darci dentro come una volta, grazie.” Ecco questo è stato il regalo più bello che potevo ricevere da una persona sconosciuta e spero che questo nuovo amico che incontrerò ancora sui campi gara possa essere solo il primo di una lunga lista…e se io sono riuscito a battere alcuni campioni credo che le possibilità di fare bene siano alla portata di tutti.

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Io però non potevo non mettere in vetrina i veri protagonisti di questa due giorni di Ostellato, agonisti che hanno avuto il merito di pescare bene, di vincere e rivincere in entrambe le prove.

Ve li presento con tanto di foto e risultati così da rubargli qualche segreto quando li avrete a spalla in qualche gara però ricordatevi di dare loro anche una pacca sulla spalla di compiacimento.

I Top Feeder Men di queste due prove del C.I.S. sono quindi i seguenti:

IL CAPOCLASSIFICA INDIVIDUALE

LONGO Patrizio ASD A.P.O. 2 penalità (10.930 – 15.980 = 26.910)
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MOSCATI Michele ASD Club Fario 2 penalità (5.650 – 12.560 = 18.210)
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GOVI Mirko Lenza Club Mogliano 2 penalità (8.150 – 8.110 = 16.260)
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BATIGNANI Michele ASD A.P.O. 2 penalità (7.700 – 7.690 = 15.390)
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MARCHESE Manuel Lenza Emiliana 2 penalità (3.450 – 7.390 = 10.840)
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CAUZZI Fabio ASD Saliceta Pianeta Pesca 2 penalità (4.940 – 4.360 = 9.300)

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