21° CAMPIONATO EUROPEO PESCA AL COLPO: UNA BELLA ITALIA BATTUTA SOLO DALLA SFORTUNA

L’Italia che sia una tra le squadre più forti al mondo nella pesca al colpo è un fatto indiscutibile e a suffragarlo ci sono i tanti successi raccolti in campo internazionale.

Probabilmente l’Italia, è si una tra le squadre più forti ma è anche spesso colpita da un pizzico di sfortuna. Infatti ogni mondiale o europeo dobbiamo fare i conti con qualcosa che ci penalizza.

In ogni caso rimane difficile fare una analisi precisa su una competizione avvenuta a migliaia di km lontano da casa e senza avere avuto la possibilità di rendersi conto in diretta come effettivamente sono andate le cose.

Ci limitiamo quindi ad una analisi fredda dei dati e dei numeri dietro ai quali sempre ci sono situazioni che andrebbero conosciute per poter fare un commento reale.

Infatti nel mondiale in Spagna, dove eravamo presenti, ci siamo potuti rendere conto di persona come è maturato il secondo posto dietro all’Inghilterra conquistato da loro proprio negli ultimi minuti di gara.

Anche li hanno pesato picchetti favorevoli per qualcuno e meno buoni per noi italiani e poi ci sono le storie di pesci presi all’ultimo minuti e altri persi che fanno sempre la differenza.

Potremmo citare anche altre situazioni del passato che ci hanno penalizzato e anche in questo europeo abbiamo dovuto fare i conti con una dose di sfortuna.

Nel precedente articolo sull’europeo avevamo riportato i singoli piazzamenti dei nostri ragazzi citando il quinto di settore di Fini in un picchetto  esterno ma se andiamo a vedere la resa del picchetto scopriamo che sullo stesso picchetto il russo ha ottenuto le stesse penalità con meno pesci e minor peso.

Letto così, di primo acchito, può trasmettere un’impressione fuorviante su responsabilità che il nostro ex campione del mondo invece non ha.

Infatti Andrea ha avuto l’esterno ma era quello meno pescoso e favorevole rispetto invece a quello avuto e sfruttato in gara 1 dall’atleta della Repubblica Ceca in gara 1 il picchetto E 12 che tutti ci hanno confermato come un picchetto vincente.

Ma la gara di Fini, così come quella degli altri nostri ragazzi, se la andiamo ad analizzare, porta subito in evidenza il numero dei pesci catturati che è risultato il più alto rispetto al numero di catture degli avversari.

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RISULTATI CLASSIFICA FINALE EUROPEO

POSTI GARA A CONFRONTO

TABE

Alla luce di questi dati ci permettiamo di trarre una prima conclusione: l’approccio dell’Italia è stato improntato verso una gara a pesce piccolo, a prendere su tutto, visto che i pesci grossi di taglia non erano presenti dappertutto.

Vogliamo parlare dei pesci grossi persi ….slamati o strappati? bene Andrea Fini ci viene riferito che ne avrebbe persi addirittura 3 e con uno solo di quelli avrebbe fatto pendere la bilancia dalla parte azzurra.

La gara è stata difficile, difficile l’interpretazione del campo gara mentre altre formazioni, almeno 8 su 12, il tempo per provare il campo gara se lo erano ritagliato in più di una occasione.

Se poi a questo aggiungiamo che all’Italia per un disguido è stata consegnata la metà dei caster necessari per fare gara 2 rispetto a quelli ordinati allora il cerchio della sfortuna è chiuso.

I nostri sono stati eccezionali, hanno pescato da grandi campioni quali sono, e ancora una volta sono riusciti a conquistare un podio che non è mai scontato.

Certo perdere l’oro in quel modo brucia e brucerebbe a tutti, bastava un punto per tornare a casa con un bel oro al collo e un sorriso ma le gare di pesca si vincono o si perdono anche per soli pochi grammi di differenza o per episodi come del resto in tutti gli sport.

Infatti andiamo a vedere ora la differenza peso tra i nostri atleti e i concorrenti che li hanno preceduti nella classifica di settore:

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SETTORE A

Gara 1: Prandi 3° con 8090 mentre il 2° fa 9710 Diff. 1620 grammi

Gara 2: Fini 5° con 7210 mentre il 3° fa 7300 Diff. 90 grammi

SETTORE B

Gara 1: Gabba 3° con 5570 mentre il 2° fa 5630 Diff. 60 grammi

Gara 2: Prandi 4° con 6480 mentre il 3° fa 6820 Diff. 340 grammi

SETTORE C

Gara 1: Sorti 1° con 6530 mentre il 2° di settore fa 6180 Diff. 350 grammi

Gara 2: Gabba 2° con 6300 mentre il 1° fa 6910 Diff. 590 grammi

SETTORE D

Gara 1: Falsini 8° con 3800 mentre il 7° fa 3850 Diff. 50 grammi

Gara 2: Sorti 5° con 6090 mentre il 4° fa 6260 Diff. 170 grammi

SETTORE E

Gara 1: Fini 5° con 6190 mentre mentre il 4° lo fa con 6300 Diff. 110 grammi

gara 2: Falsini 2° con 6510  mentre il 1° gli fa 9740 Diff. 3230 grammi

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Come abbiamo visto dunque pochi grammi di differenza peso tra un concorrente e l’altro hanno condizionato l’esito della classifica quindi il risultato finale.

Ma ogni gara fa storia a se, e anche questo europeo lo dobbiamo vedere come un bicchiere, ne mezzo vuoto ne mezzo pieno, ma decisamente pieno anche per come sono andate le cose.

Quindi ancora una volta forza ragazzi e forza Italia, la strada è quella giusta, e anche in questo europeo lo abbiamo dimostrato andando a pescare oltre alle breme i gardon, che fino a pochi anni fa non sapevamo affrontarli in modo competitivo.

Ora, anche grazie alle amichevoli internazionali, la crescita su questo pesce è stata importante e questa esperienza ci servirà nelle future competizioni internazionali.

Ovviamente non mancheremo di tornare sull’Europeo nei prossimi giorni ascoltando le dichiarazioni dei diretti interessati , dal CT Frigeri e dai nostri atleti.

Ci scuseranno gli interessati se i nostri commenti a volte non sono stati sufficientemente chiari ma le informazioni non sempre giungono precise da luoghi così lontani.

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per le foto qui pubblicate si ringrazia Antonio Fusconi e Alexander Rozin

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