TROFEO DELLE REGIONI DI METHOD FEEDER: AL LAGO BORGHESE VINCE UMBERTIDE FISHING TEAM

MONSUMMANO TERME nel comune di Montecatini terme in provincia di Pistoia è qui che si è svolta il 4 e 5 dicembre 2021 la finale del trofeo delle Regioni di pesca con il method feeder.

Il lago è gestito dalla F.I.P.S.A.S. del posto che lo ha reso estremamente accessibile tanto che le auto dei pescatori possono arrivare in quasi tutte le postazioni del lago.

Alla prima edizione del trofeo delle Regioni di pesca con il method feeder hanno partecipato 18 squadre, formate da tre pescatori, qualificatesi nelle gare disputate nei laghi delle rispettive regioni arrivate dalle regioni del nord, centro e sud Italia.

Il Borghese non è da considerare una vera e propria fisheries, dove la densità del pesce è sempre notevole, ma un lago quasi naturale dalle dimensioni molto ampie circa 87.000 mt quadrati e con una profondità che varia dai 3 ai 4.5 metri.

Nel lago è presente una fauna ittica composta da carpe, carassi, più rare le scardole, breme, amour e per finire pesci gatto con qualche esemplare anche di diversi chili.

GALLERIA FOTOGRAFICA di Natascia Baroni

La gestione del lago è davvero TOP grazie alla collaborazione e all’impegno di diverse persone e tra queste anche quella di Maurizio Natucci che si è fatto in quattro per rendere il soggiorno dei pescatori il più gradevole possibile.

Da applausi la cena nella sala ristoro del lago dove è stata proposta la bistecca fiorentina cotta su brace di legna proprio dall’ex Presidente Maurizio Natucci, una bontà davvero unica.

Purtroppo le giornate di pesca sono state disturbate dal freddo, e questo ci sta visto che siamo a dicembre, dal vento gelido del venerdì, dalla pioggia battente del sabato che ha reso tutto più complicato per l’azione di pesca.

Gara difficile in alcuni settori dove sia al sabato ma anche la domenica si sono registrati dei cappotti e stare cinque ore senza vedere una mangiata è davvero frustrante.

Come da pronostico i picchetti esterni di settore o quelli che potevano beneficiare della vegetazione degli isolotti come da pronostico sono risultati più pescosi anche se l’approccio è stato difficile per tutti.

La regolarità del lago è stata ulteriormente compromessa anche per via dello spezzatino dei settori che, come nel caso della zona B, vedeva il settore A pescare su un lato e i settori B e C sulla sponda nord quindi con addirittura quattro esterni dei quali uno, il picchetto A1, a ridosso della vegetazione dell’isola centrale.

Anche le altre zone avevano situazioni simili ma d’altra parte per farci stare tutti non si poteva fare diversamente.

Se i pescatori anzichè 54 fossero stati una quarantina, le sponde utilizzate sarebbero state quella nord e quella lato bar forse la regolarità sarebbe stata  diversa.

Probabilmente se questa finale fosse stata fatta non in pieno inverno la pescosità sarebbe stata diversa e avrebbe fatto divertire un pò tutti.

Due gare complicate per tutti, tant’è che anche alcuni campioni di qs specialità hanno dovuto fare i conti con il cappotto.

Le linee di pesca disegnate dai concorrenti sono state diverse, da quella corta che a seconda della sponda andava dai 10-12 metri ai 18-20 metri, poi le altre linee tracciate sono state quelle dei 40 metri, dei 50 e dei 60 metri, linea oltre la quale per regolamento non si poteva andare.

La maggior parte dei concorrenti ha utilizzato il pellet da 2 millimetri per insidiare le carpe ma c’è stato anche chi ha preparato un mix di pastura e pellet per fare una pescata mista di carpe e carassi.

Come esche si sono utilizzati i vari tipi di bandum, popup sia morbidi che secchi, con il colore rosso che è parso più  redditizio di altri. Molto bene anche le esche vive come i vermi che hanno fatto fare diverse catture di carpe ma anche i due bigattini morti innescati su un filo dello 0,12 e amo del 18 ha fatto la differenza per assicurare la cattura di carpe e carassi.

In una situazione di questo tipo sono state determinanti anche le attese tra una posa e l’altra e qualcuno ha messo il cronometro puntato anche sui venti minuti.

In ogni modo pare che il segreto fosse quello di partire senza fare fondo iniziale, di usare dei method leggeri e piccoli per non fare rumore e non far scappare il pesce con tonfi e troppa roba sul fondo.

Al termine delle due prove ad avere la meglio sono stati i ragazzi del team Umbertide Fishing Team Diego Clementi, Cristian Nardelli e Paolo Brunetti bravi a vincere il trofeo con 15 penalità soprattutto grazie alle cinque penalità ottenute in gara due sommate alle dieci della prima prova.

Secondi assoluti con 16 penalità i ragazzi del sud Italia della società Sei Torri composta da Francesco De Santis, Antonio Iosue e Luca Caccavelli e terza squadra sul podio con 18 penalità i padroni di casa della Lomcer Montecatinese in pista con due squadre composte da Alessandro Gargini, Valter Franceschini, Mirko Bonfante Florio Bartolozzi, Gino Aureli e Alfonso Armirante.

I complimenti ai team che sono riusciti a conquistare il podio sono dovuti perchè alla fine chi vince, come ha detto Natucci prima delle premiazioni finali, ha sempre ragione.

Un ringraziamento a Natascia per le foto e le dirette che potete rivedere sulla pagina Facebook MATCHFISHING Italia.

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