A SCUOLA DI PESCA SUL CAVO LAMA CON STEFANO MANNI

Stefano Manni con la squadra dell’Alto Panaro Sensas recentemente ha vinto sul Cavo Lama il titolo di campione d’Italia nella pesca a box in canale. Due gare tirate su un campo difficile che negli ultimi anni ha visto accresciute le difficoltà tecniche. Stefano Manni conosce alla perfezione questo campo di gara e con lui abbiamo voluto fare due chiacchere per capire meglio come deve essere impostata la pesca in questo canale emiliano.

Intanto complimenti Stefano per la vittoria in questo Italiano a Box con la tua squadra dell’Alto Panaro, avete pescato praticamente in casa sfruttando la perfetta conoscenza di questo Cavo Lama che negli ultimi tempi sta facendosi un pò desiderare sotto l’aspetto della pescosità.
Insomma non è più il Cavo Lama di una volta, cosa mi racconti in proposito?

Intanto ti ringrazio per i complimenti e devo dirti che questa vittoria ci riempie di tanta soddisfazione. Il Cavo Lama è un campo di gara, che come tutti i campi di gara, è in continua evoluzione e negli ultimi anni non è più il Cavo Lama dei 200 pesci di quando è stato fatto il campionato europeo.
Sono molto diversi i campi di gara della Lama tra di loro con il tratto centrale che negli ultimi due anni è cambiato completamente rispetto alle altre zone.
Ci sono periodi durante la stagione dove si prende abbastanza e altri un pò più critici dove si prende di meno tant’è che oggi per pescare bisogna fare delle cose che prima non facevamo.
Ci sono delle impostazioni di pesca completamente diverse e in questa ottica noi siamo stati favoriti conoscendo appunto le diverse situazioni tecniche che c’erano da adottare in vase al posto dove dovevamo pescare.
Poi comunque per vincere una gara del genere ci vuole anche un pò di fortuna perchè noi nell’italiano a box almeno quattro volte abbiamo chiuso con due primi senza mai riuscire a salire sul podio. Quest’anno ce l’abbiamo fatta grazie ad una bella gara fatta a Cà Rossa, che sembrava il Cavo Lama dei vecchi tempi, ed una altrettanta bella gara al sabato nel tratto centrale. Nel Lama di adesso bisogna selezionare i pesci e cercare di evitare le carpette da 40/50 grammi e prendere i carassi più belli. A Cà Rossa abbiamo fatto una gara come ai vecchi tempi e ci siamo davvero divertiti con la pesca che è sempre stata regolare.

Rifacciamoci dalla gara 1 del sabato, siete stati sorteggiati nel tratto centrale, in che zona avete pescato?
Abbiamo pescato in seconda zona all’uscita della prima curva, zona non molto pescosa, dove comunque bisogna impostare la gara anche sui pesci di taglia se si vuole arrivare a vincere il titolo. Per avere delle chance per vincere questo Italiano a box non potevamo accontentarci di fare solo il primo di settore con 10 chili, bisognava cercare qualche cosa di più, attuando una tattica molto aggressiva.
Infatti Marco Manni, mio cugino, che avevamo schierato come attaccante, è riuscito a prendere tre carpe pescando a metà canna; ha fatto tutta la gara su quella linea di pesca ed è stato premiato. Inoltre ci ha dato la possibilità di pescare meglio noi fuori, più larghi, perchè in queste gare gli spazi sono sempre ridotti e quindi la pescosità diminuisce anche per questo. Noi abbiamo fatto la scelta di farlo pescare sotto a cinque pezzi di canna con lenza molto leggera dando bigattini e mais con attrezzatura non dico da Pisa ma comunque adeguata per prendere qualsiasi tipo di carpa. Ne ha prese tre e poi abbiamo integrato il peso con una discreta pescata di carassi, quello che permetteva il campo di gara in quel momento.

Come è stata l’impostazione in gara 1, pastura e bigatti incollati sul fondo?
La miscela delle due cose in Cavo lama va sempre gestita, è importante capire quando dare o non dare l’alimentazione. E questo sembra una banalità ma purtroppo o per fortuna chi ha molta esperienza del Lama capisce quando è ora di dare la pallina che ti fa riprendere la pescata mentre se la dai quando non è ora fai un disastro portando sotto le carpette oppure fai sparire il pesce e poi si diventa matti per mettere a posto i pesci. Noi da un pò di tempo ci siamo messi ad adoperare la pastura da breme tagliata con la pastura da carpe…

Ecco parlaci bene di questo mix inusuale per un campo gara come il lama..
Ci siamo resi conto che i pesci sulla pastura non è che ci vanno così volentieri per il colore e come sta succedendo nella pesca delle breme anche per pescare i carassi ci siamo resi conto che una pastura scura molte volte da dei vantaggi.
Noi usiamo la pastura nera della Sensas la breme black tagliata con la pastura 3000 carpa fine che è molto nutriente ed è in grado di attirare le carpe e i grossi carassi. E’ una pastura che si riesce a farla lavorare molto bene nel momento specifico della gara. Questo taglio della Sensas ci sta dando molte soddisfazioni e durante la gara puoi scegliere se stringerla molto o poco a seconda di come la vuoi far lavorare.

Facciamo la fotografia dei cinque minuti pregara quelli riservati alla pasturazione; pronti via…
Pronti via… viene data giù poca roba perchè sembra che i pesci non siano più attratti dalle grosse quantità; è il contrario di come si imposta la pesca della breme dove bisogna dare molto ad inizio gara mentre qui occorre dare poco per poi alimenatre alla bisogna durante il corso della gara.
Abbiamo dato tre palline di pastura e tre palline di bigattini e poi abbiamo gestito durante la gara.

Nella pesca a tutta canna che lenze avete usato?
Le lenze sono state molto simili sia nel campo centrale sia Cà Rossa, con grammature da 0,75 a 2 grammi valutando anche il movimento dell’acqua, e solo nella parte finale della gara abbiamo usato delle lenze molto fini per vedere cosa succedeva; abbiamo provato anche a galla per cercare di prendere qualche pesce ma non li abbiamo trovati, ovviamente abbiamo avuto il tempo di sperimentare tutte le pesche perchè non c’era una pescosità molto elevata. Abbiamo preso di più nella prima parte della gara cosa che capita spesso in Cavo Lama.

Che ami avete usato?
Non abbiamo usato ami fini per evitare di perdere i pesci ma abbiamo optato per la serie 3080 della Sensas nelle misure del n° 14 e 16. Questi ami sono a curva rientrante e non creano problemi, praticamente in die gare non abbiamo perso un pesce.

Al di la che avete vinto il titolo tricolore il commento sul Cavo Lama quindi è decisamente positivo?
Certo, si parla sempre di Ostellato ma se mettiamo 900 persone ad Ostellato tutte in fila credo che qualche problema venga fuori anche la; credo che questo campo di gara sia una delle più belle realtà che ci sono in Italia e non solo. Non è detto che per essere bella una gara debba dare sempre 200 pesci, può essere bella anche una gara con 2 chili di pescato, non è sempre detto che si debba prendere molto. In questa ottica il Cavo Lama di questi ultimi anni è da giuducare positivamente. Se vengono considerati positivi certi campi gara dove si prendono 5 pesci allora lo deve essere anche per il Lama anche se si prendono 15/20 pesci in tre ore.
E poi deve essere vista positivamente anche la proverbiale regolarità che la Lama assicura ma è chiaro che più cala la pescosità e più diventa determinante per vincere anche la carpotta da 1 chilo, ma è così in tutti i campi di gara. A Medelana o Ostellato una breme da due chili farà fare sempre la differenza….
Questo è il bello della pesca ..

Chi sono i compagni di Stefano Manni per la conquista di questo podio tricolore?
Oltre a mio cugino Marco Manni che ho già citato, ci sono Stefano Petocchi, Giordano Morandi, Roberto Benassi che è subentrato in gara 2 al posto di Marco il quale ha seguito la nazionale azzurra in Portogallo per l’europeo.

Complimenti quindi per questo bellissimo successo ottenuto con l’Alto Panaro Sensas perchè avete dimostrato di vincere una gara importante da veri campioni.
In bocca al lupo per le prossime competizioni.

Grazie e crepi il lupo.

LA SQUADRA DELL’ALTO PANARO SENSAS CAMPIONE D’ITALIA

IL CAMPIONE STEFANO MANNI

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