L’OLTRARNO INIZIA SUBITO CON IL PIEDE GIUSTO…PARDON CON LE BREME GIUSTE!

I ragazzi terribili dell’Oltrarno Colmic avevano chiuso da dominatori nel 2009 le competizioni che contano e sui canali ferraresi, per non smentirsi, si ripresentano subito, in questo inizio 2010, con lo stesso piglio.

I cinque ragazzi dell’Oltrarno hanno messo una grande determinazione in una gara e su un campo di gara, il Po di Volano a Medelana,  che dimostrano di conoscere alla perfezione.

La gara ad invito molto ben organizzata dalla Pesca Sport Ferrara era valida come prova di avvicinamento alle gare che contano e che su questo canale ferrarese si svolgeranno tra poche settimane.

Breme e galleggianti a vela pesanti fino a 25 grammi per contrastare una corrente impetuosa che ha messo a dura prova i garisti, che in 100 si sono iscritti, non solo nell’uso delle canne e delle lenze ma anche delle pasture e soprattutto delle terre con l’obbligo di utilizzare il fouillis e il ver de vase.

Grande Oltrarno dunque che vince con 12 penalità grazie alla squadra formata da Reverberi, Schiesaro, Fini, Premoli e De Gioia.

Al secondo posto i padroni di casa della Pesca Sport Ferrara con 13 penalità mettendo sull’argine a pescare Mattioni, Forlani, Tassinari, Cancelli, Della Bartola.

Al terzo posto la società Valdera a pari merito con il Team Vicenza entrambi con 17 penalità.

I vincitori dei settori:

settore A: Bortolan Team Vicenza kg. 3.790;

settore B: Laghi Città del Rubicone kg. 5.490;

Settore C: Lazzaretti Valdera kg. 8.290;

Settore D: Cancelli P.S. Ferrara kg. 5.360;

Settore E: Gabrele Team Vicenza kg. 7.680;

Settore F: Armiraglio Castelmaggiore kg. 3.390;

Settore G: Malaguti Team sarfix kg. 6.510;

Settore H: Chini Valdera kg. 8.390;

Settore I: Gamberoni Canne Estensi kg. 5.680;

Settore L: Fini Oltrarno kg. 6.570

G. PAOLO SCHIESARO OLTRARNO COLMIC
ostellato 22-02-09 043

IL PO DI VOLANO A MEDELANA
medelana 14 marzo 2009 035

MIRCO DELLA BARTOLA PESCA SPORT FERRARA
della bartola

IL COMMENTO DI GABRIELE LAVEZZI

PRESIDENTE PESCA SPORT FERRARA

“La gara è andata molto bene – riferisce il Presidente della Pesca Sport Ferrara Gabriele Lavezzi organizzatori dell’evento – e i 100 agonisti hanno trovato un canale adeguato che ha permesso di catturare il pesce molto bene nonostante le particolari condizioni dell’acqua. Ho notato una lieve differenza nella velatura dell’acqua tra il sabato e la domenica ed il livello della stessa sceso di qualche decina di centimetri.

Il pesce ha risposto molto bene nonostante la corrente fosse sotenuta e imponesse galleggianti molto pesanti fino a 30 grammi. Io che ho osservato la gara dall’argine devo dire che hanno avuto ragione coloro che hanno pescato meglio con la lenza.

E pescare meglio qui significa anche come si usa la terra e la pastura, quanta se ne butta, la periodicità e come si fa girare la lenza. Chi ha pescato in quattro metri di profondità doveva calcolare la distanza della pasturazione e dove la palla di terra e fouillis andava a posizionarsi sul fondo perchè quella corrente spingeva e quindi ogni calcolo doveva essere perfetto per fargli girare la lenza sopra o posizionargli l’esca con l’amo. Per il resto sono contento che tutto sia filato liscio senza nessun reclamo”.

IL COMMENTO DI ANDREA FINI

POLISPORTIVA OLTRARNO COLMIC

ANDREA FINI OLTRARNO COLMIC
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“sono molto contento del risultato di questa prima gara qui sul Po di Volano a Medelana – commenta Andrea Fini forte agonista della Polisportiva Oltrarno Colmic di Firenze e membro della nazionale azzurra – anche se devo dire con onestà che il risultato è frutto della buona sorte che ha voluto regalarmi l’esterno di campo di gara.
Devo dire con tutta onestà che avrei preferito fare la gara in un picchetto centrale e magari beccare il jolly del picchetto esterno in una gara che conta.
Ho pescato nell’ultimo settore dove c’è la biforcazione dei due rami del Po di Volano e dove la profondità è inferiore rispetto al tratto in alto.
Ho pescato in due metri di acqua mentre nei settori iniziali la profondità è maggiore fino a raggiungere i quattro metri.
Devo dire che nonostante il picchetto favorevole la mia partenza non è stata esaltante; primi tre pesci slamati e il quarto ha strappato la lenza.
Non capivo perchè mi succedevano questi incovenienti e solo dopo alcuni accorgimenti, necessari per trovare la giusta profondità della lenza, sono riuscito a catturare i primi pesci.
Dunque sono partito con il solito fondo fatto di palle di terra e fouillis (poco visto la corrente) molto ma molto dure perchè le condizioni dell’acqua imponevano solo bocce di quella consistenza.
Ho usato la pastura Black della Colmic e le terre di colore chiaro della stessa casa.
La pasturazione iniziale l’ho fatta a mano mentre durante la gara ho alimentato solo a scodella.
Infatti avevo notato che lanciando le palle a mano entravano i pesci piccoli mentre a scodella, potendo essere più preciso, rispondevano meglio quelli di taglia maggiore.
Allora sono partito a 13 metri pescando con le nuove piastre della Colmic modello NAVY, novità del 2010.
Per prendere il pesce comunque mi sono dovuto alleggerire a 15 grammi e appoggiando il finale di 10 centimetri sul fondo potevo fare una passata in leggera trattenuta che mi permetteva di vedere le mangiate.

Ho usato sempre un amo serie 957 nelle misure dal 12 al 14 su cui ho innescato il ver de vase, mentre la geometria della piombatura era così strutturata: sfera a 40 centimetri dall’asola, un pallino del 4 sull’asola e due pallini a metà.
Questa lenza, molto semplice e pratica in condizioni di acqua corrente, presenta però degli incovenienti come ad esempio il rischio di perdere il pesce per slamatura a causa del contraccolpo che la sfera stessa imprime sulla parte finale della lenza.
Per il resto che dire…bello il campo di gara, che rimane in questo momento l’unico in Italia all’altezza per consentire l’effettuazione di gare molto importanti fin da metà febbraio.
D’altra parte nelle prossime settimane, proprio qui a Medelana, inizieranno le più importanti sfide di pesca al colpo con le migliori lenze d’Italia facenti parte del Club Azzurro per poi ritrovare la carovana dell’Eccellenza nord e successivamente la serie A2.
Speriamo che il Po di Volano ci regali le belle pescate come quelle del 2009 capace di sorprendere tutti con pesi stratosferici e per certi versi cambiando anche un pò la solita impostazione di gara in canale.
In fondo il Po di Volano non somiglia affatto ad Ostellato anche se il pesce che lo abita si chiama Breme sia nell’uno che nell’altro caso.
Queste breme sono le stesse qui a Medelana, come ad Ostellato o nel Fissero ma in ogni posto devono essere pescate in modo completamente diverso.
E questo è il bello della pesca”.
 

ANDREA FINI CON LA CATTURA DI UNA BREME

club azzurro ostellato 25-10-09 044

ANDREA FINI
FINI A

IL COMMENTO DI ALBERTO LAGHI

CITTA’ DEL RUBICONE DAIWA

“All’ultimo momento ho dovuto sostituire per questa gara il mio compagno di società Daniele Marchi – racconta Alberto Laghi neo acquisto della Città del Rubicone Daiwa proveniente dalla Pol. Oltrarno Colmic – e nonostante non abbia potuto preparare la gara come volevo sono riuscito ugualmente a vincere il mio settore.

Ho pescato sulla linea dei 13 metri ma mi sono reso conto che la forte corrente dell’acqua mi costringeva all’uso di piastre molto pesanti fino a 25 grammi.

Così ho provato ad accorciarmi sulla linea di 11 metri in  quanto sembrava che la spinta dell’acqua fosse minore.

Tant’è che a metà gara sono passato dai 20/25 grammi (linea 13 metri) ai 14 grammi (linea 11 metri) e li sono riuscito a prendere molto bene.

Ho visto la differenza tra la pescata a lasciar correre la lenza e quella in trattenuta.

Il mio galleggiante voleva essere accompagnato e quando passava sopra la roba che avevo buttato per fare il fondo partiva.

Quando invece ci ho pescato fermo non riuscivo a prendere bene.

Evidentemente la breme si sentiva più sicura ad abboccare in una esca in movimento proprio come l’avrebbe trovata in natura visto la corrente presente.

Il mio inizio gara è stato comunque uguale a quello degli altri agonisti con la preparazione di un buon fondo fatto di bocce di terra molto dura e fouillis. Ho pescato con un amo del 14 sul quale ho sempre innescato alcuni ver de vase.

Insomma una bella pescata e una vittoria che apre nel modo migliore la mia annata agonistica con la nuova maglia della Città del Rubicone Daiwa dopo un periodo trascorso in Toscana con l’Oltrarno Colmic.

Bello il Po di Volano e le sue breme e sicuramente pescare in queste condizioni aiuta molto a diventare più tecnici”.

Ringraziamo Gabriele Lavezzi (P.S. Ferrara), Andrea Fini (Pol. Oltrarno Colmic) e Alberto Laghi (Città del Rubicone Daiwa) per la cordiale conversazione e per avere svelato agli amici di Match Fishing e Pesca In i segreti del Po di Volano e la pesca migliore per vincere la gara.

LAGHI ALBERTO CITTA’ DEL RUBICONE DAIWA
lago pitone 7-2-10 124

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