CLUB AZZURRO: AL MICROFONO DI M.F. MILO E DE GIOIA

Prosegue la raccolta di testimonianze dei protagonisti della due giorni del Club Azzurro a Medelana.

Dopo avere ascoltato le voci di Fini e Prandi, ora è la volta di due campioni che hanno dimostrato di interpretare molto bene la pesca sul Po di Volano.

La parola a Emilio Colombo “Milo”:

Ciao Milo ti vedo abbastanza stanco, secondo te gare di quattro ore sono giuste?

Io credo che le gare siano state molto impegnative sulla durata delle quattro ore ma sono molto adatte per competizioni di questo genere.

È anche vero che in Inghilterra le gare durano cinque ore e quindi aver portato da tre a quattro le ore di gara sia un fatto positivo anche per l’Italia.

Abbiamo visto un Po di volano in grande forma, con pesci di ottima taglia e pesi importanti…

penso che meglio di così non potesse andare perché quando si fanno pesi superiori ai 20 chili tutti devono essere contenti, questo è un meraviglioso campo di gara.

Le breme hanno caratterizzato un po’ i nostri canali in questi ultimi anni e si nota una notevole differenza quando si pesca con il ver de vase il fouille e quando si pesca con i bigattini, ritieni che si debba arrivare a una liberalizzazione di queste esche anche nelle gare minori?

siamo sicuramente in questa direzione da tempo perché il fouille e il  ver de vase è un’esca principe per questi pesci, è un’esca molto adatta per la competizione. Se pensiamo che siano esche molto costose possiamo iniziare dai campionati minori limitandone le quantità e con un po’ di terra e un po’ di fouille si possono risolvere competizioni che con i bigattini non si sarebbero mai risolte.

Tu hai impostato molto bene la pesca in questo canale non solo in occasione delle due gare del club azzurro ma anche nella gara dell’eccellenza Nord, come hai deciso di pescare nelle due gare del club azzurro?

Ho cambiato un po’ l’impostazione della gara della settimana precedente l’impostazione effettuata oggi è stata diversa da quella che si rendeva necessaria la settimana passata.

Se nella gara dell’eccellenza Nord hai pasturato prevalentemente a mano oggi come l’hai impostata la gara?

Oggi ho pasturato prevalentemente a scodella proprio perché la velocità dell’acqua era molto diversa e quindi ho ritenuto che la pasturazione a scodella potesse dare risultati migliori ed infatti così è stato..

cosa hai preparato per la tua pasturazione?

Per il fondo iniziale ho utilizzato un composto fatto da 50% terra e 50% pastura mentre per l’alimentazione durante la gara ho usato solo terra molto solida che non disperdesse il fouille.

Con che lenze hai pescato?

Ho pescato con 15 g all’inizio e 10 g nella seconda parte della gara. In ogni caso occorre individuare con quale lenza si riesce a selezionare il pesce di taglia che in questo canale pare avvenga utilizzando lenze più pesanti.

La mia convinzione è quella di pescare un po’ più pesante fermo sulla pastura piuttosto che leggero con il rischio di sbagliare delle mangiate o prendere dei pesci di piccola taglia.

Il circondariale di Ostellato è considerato il motore per l’agonismo italiano e agonismo vuol dire passione business ed economia. Cosa dicono le aziende del settore, cosa dice l’azienda Milo sulle condizioni di un canale così mal ridotto?

Dice che è vero, che siamo molto preoccupati, e che devono essere trovate le medicine giuste per guarire il malato. Un campo di gara come questo non si può lasciare trascurato perché ci sono interessi importanti che devono essere salvaguardati come il turismo e non solo le aziende del settore.

La parola a Michele De Gioia:

Michele ci racconti come hai impostato le tue gare? ieri il maggior peso è stato realizzato da Andrea Fini, oggi da te, guarda caso entrambi appartenenti alla Polisportiva Oltrarno Colmic, quindi è chiaro a tutti che la formula segreta l’avete individuata, ce la vuoi svelare?

Ti posso garantire che non c’è nessun segreto, ho avuto la fortuna di incappare in un picchetto dove i siluri non mi hanno dato fastidio assolutamente ed ho preso pesce per l’intera durata della gara in modo regolare e questo mi ha permesso di fare un bel peso.

Purtroppo chi incappa in un siluro nel proprio picchetto ne esce penalizzato in termini di regolarità perché questi grandi bestioni allontanano il pesce.

Michele spiegaci la tua gara dall’inizio…

ho fatto un fondo iniziale con nove palle di pastura molto grosse e dure, c’era dentro qualche bigattino morto poi ho buttato altre 10 – 12 palle di terra da fondo, anche queste molto grosse con poco fouille poi per un’ora non ho dato più niente.

Finiti i 10 minuti?

Finiti i 10 minuti sono partito con una lenza da 10 g, ed ho utilizzato i galleggianti modello navy perché con questo tipo di corrente, questo galleggiante che abbiamo testato per diverso tempo, lo valutiamo perfetto per questo tipo di acque.

C’è stato un momento che la spinta dell’acqua ha rallentato e così ho deciso di alleggerirmi fino a scendere a 4 g poi l’acqua è ripartita e sono ritornato a 10 g.

Ho innescato sempre ver de vase su un amo del 12 con un terminale del 12,5.

Un giudizio quindi molto positivo su questo campo di gara considerando quello che sta succedendo in questi ultimi mesi a circondariale…….

Si certamente, un campo di gara molto positivo con una pescosità molto alta e dispiace vedere un canale come il circondariale ridotto all’osso qui invece ci si diverte c’è tanto pesce e quindi la pesca trionfa.

Bene Michele grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per i prossimi impegni.

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