ITINERARI DI PESCA: IL RISVEGLIO DEL BIDENTE

Finalmente il Bidente riporta il livello dell’acqua a regime dopo la neve di questo inverno e le piogge abbondanti che per diverso tempo hanno reso impraticabile il re dei torrenti.

Infatti molti degli agonisti, che praticano questo fiume, avevano spostato le loro lenze nei vari laghetti di pesca sportiva ma il sole e il livello dell’acqua a regime hanno rimesso in moto pesci e pescatori ed è proprio in questo periodo che si effettuano le catture più belle.

Infatti, la primavera, regala catture (specialmente cavedani) di taglia notevole perché l’acqua ancora fredda inibisce l’attività dei pesci più piccoli lasciando il posto ai pesci grossi e devo dire che questo fiume ne è pieno.

Barbi, carpe e cavedani sono i pesci che comandano in questo fiume, prede difficili, perché in acque chiare vanno insidiate con fili sottilissimi ed ami invisibili se si vuole avere successo.
Il fascino di questa pesca sta nel fatto di agganciare ogni tanto pesci oltre il kilogrammo con monofili dello 0,7 e ami del numero 25.

A volte vince il pesce ma qualche volta vince il pescatore;

Un sacchetto di bigattini, un paio di stivali alla coscia, una canna da pesca di 5-6 mt costituisce il bagaglio del pescatore di fiume.

Buon divertimento da Davide Galeotti sulle acque del fiume Bidente.

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