BREME E SCARDOLE A MONTEDOGLIO

Ci troviamo a pesca sul bacino artificiale di Montedoglio proprio sopra al paese di Sansepolcro (AR) in compagnia di Pier Paolo Marini gran conoscitore di questo invaso.
Il lago si presenta maestoso, e la natura è ancora incontaminata, l’acqua è molto trasparente e pulita e soprattutto piena di pesci.
Grosse carpe, carassi oltre il kilo, scardole, gardons e soprattutto breme di tutte le taglie popolano queste fantastiche acque del Tevere.
Ogni tanto bisogna staccare un pò con le gare e venire a divertirsi in questo posto fa bene alla salute.
Il tratto di lago che abbiamo avuto il piacere di provare dista un paio di km dall’uscita di Madonnuccia (E45), e sul posto ci si arriva seguendo la strada che porta dove sono ormeggiate le barche.
Il fondale, a una distanza di circa 35 mt. fa registrare circa 4 mt. di profondità e la tecnica regina per pescare è l’inglese sia con galleggiante fisso che scorrevole.
Per arrivare sull’argine del lago è necessario farsi una breve camminata di pochi metri a piedi perchè le auto non si possono giustamente avvicinare.
Per questo è consigliato un bagaglio leggero portando il minimo necessario.
Per pescare all’inglese si consiglia di montare un galleggiante da 25 grammi anche perchè in questo lago collinare tira sempre un po di vento.
Per una discreta pescata sono necessari almeno 3 kg. di pastura da breme tagliata con un pò di terra di somma con un mezzzo barattolo di mais al posto dei soliti bigattini.
Attenzione, qui sono vietati quindi lasciate la sacca a casa per evitare problemi in caso di controlli.
Marini per l’occasione ha utilizzato la pastura Maver Jurassik Brown mischiata con terra di somma Maver, nella misura di metà e metà, mentre Scarponi ha preferito far assaggiare alle breme la pastura di Van den Eynde la Turbo Classic integrata con 25% di terra di somma.
Pescare a 35 metri di distanza dove la profondità è di 4 metri si rende necessario fare in modo che il composto scenda bene compatto sul fondo dove attirare i tanti pesci presenti nel lago.
Poi se si vuole fare una pesca a mezz’acqua basta stringere di meno la palla di pastura per fare in modo che nella discesa verso il fondo lasci la classica nuvola per attirare il pesce.
I pesci che di solito si catturano utlizzando questa pesca sono le scardole dai due etti a mezzo kilo, gardons di tutte le taglie e delle breme di tutte le taglie e qualcuna di dimensione veramente importante.
Quello che fa rendere regolare la pescosità è la costanza nella pasturazione la quale deve essere effettuata con precisione, così facendo i pesci una volta entrati non andranno più via e le catture saranno tutt’una.
Vogliamo ricordare per l’ennesima volta che in questo lago è vietato l’uso del bigattino per cui non ci rimane altro che innescare il caro e vecchio lombrico o il classico mais.
I lombrichi vanno bene tutti anche se la prefernza viene data ai vermi d’acqua (quelli nel barattolino dello yogurt) ma anche con il mais si riesce a catturare senza sosta di continuità.
Vorrei aggiungere che questo posto ben si presta per i garisti per farsi le ossa per la tecnica dell’inglese, una vera palestra comoda e molto pescosa.
Provare per credere.

PANORAMICA DEL LAGO

LA PASTURAZIONE E’ MEGLIO FARLA PRECISA

INNESCARE BENE PER CATTURARE BENE

IL VERME D’ACQUA CORRETTAMENTE INNESCATO

VERMI D’ACQUA …MICIDIALI!

UN PANORAMA DI TUTTO RISPETTO

IL PESCE HA APPENA MANGIATO E LA FERRATA E’ STATA PRONTA

OGNI LANCIO UN PESCE

ANCORA UNA CATTURA

BREME E SCARDOLE A MONTEDOGLIO

SCARDOLE…CE NE SONO ANCHE DI PIU’ GROSSE

STAVOLTA E’ UNA SCARDOLA

…ECCOLA!

BREME DI TUTTE LE TAGLIA

UNA BREZZA CHE PARE DI ESSERE SUL LAGO DI GARDA

QUESTA E’ PESCA!

COSA HAI PRESO OGGI? ….UNA CESTA DI PESCE!

UNA PESCATA NIENTE MALE

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