LIA MONTALTI: UN IMPEGNO CONCRETO PER SALVARE LA PESCA SPORTIVA

Pochi giorni fa ho incontrato Lia Montalti una persona impegnata in politica, già Consigliere regionale Emilia Romagna con il PD che ha deciso di ricandidarsi per le elezioni regionali in Emilia Romagna.

Gli ho parlato dei problemi che stanno facendo morire la pesca sportiva in Italia e gli ho aperto la finestra su un mondo che non conosceva.

Gli ho raccontato dei BRACCONIERI, dei CORMORANI, dei pesci ALLOCTONI come carpe, carassi e breme presenti nelle nostre acque da centinaia di anni e che sono di fatto le specie che tengono in piedi la pesca nei vari campi gara.

Gli ho spiegato che non costerebbe nulla riclassificare questi pesci come specie AUTOCTONE.

Gli ho chiesto di darci una mano per tutelare questa passione, i tanti posti di lavoro e l’economia che questo settore genera.

Lia Montalti ci darà una mano e speriamo che riesca a darci una mano meglio di quanto non hanno fatto i suoi colleghi nella precedente legislatura.

Ovviamente noi di Match Fishing ci adopereremo anche nei confronti di altri esponenti politici di altre bandiere che avremo la possibilità di incontrare.

Questo è il comunicato stampa diramato da Lia Montalti dopo l’incontro che abbiamo avuto:

PESCA SPORTIVA. TUTELARE I PESCATORI E MANTENERE GLI EQUILIBRI AMBIENTALI

MONTALTI (PD) “Settore da tutelare: pescatori sentinelle delle nostre acque”

Nel 2017 in Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna abbiamo approvato la nuova legge regionale per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne.

“Una legge che è andata a semplificare e alleggerire le norme in materia di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne. – afferma la Consigliera regionale e candidata PD Lia Montalti – Al centro della nuova legge abbiamo messo il contrasto al bracconaggio ittico, con un inasprimento delle sanzioni, sia dal punto di vista pecuniario, sia prevedendo la confisca e il sequestro del pescato, dei natanti e anche dei veicoli utilizzati per trasportare il pesce ottenuto abusivamente, fino al sequestro della licenza di pesca”.

“Avevamo la necessità di colpire chi minaccia gli equilibri ambientali del nostro territorio e tutelare i professionisti e chi pratica pesca sportiva – evidenzia Montalti –. Difatti, in Emilia-Romagna, la pesca sportiva crea un indotto economico importante, e proprio nella nostra Regione risiedono e lavorano le principali aziende del settore.

Nella convinzione che i pescatori rappresentino sempre più una sentinella per il territorio e per le nostre acque, con un forte rispetto dei corsi d’acqua e della natura, penso sia importante migliorare e integrare la legge regionale che abbiamo approvato nel 2017, ad esempio con il riconoscimento delle carpe, dei carassi e delle abramide come specie autoctone e con misure che garantiscano una sempre maggiore tutela delle acque e degli assi fluviali.

È importante infatti investire risorse per la sempre maggior tutela del territorio e delle acque anche laddove vengono date in concessione per la pesca sportiva, che rappresenta una reale opportunità di valorizzazione economica e ambientale del territorio, all’insegna della passione agonistica e di un ritrovato contatto con la natura.

Al tempo stesso – conclude Montalti – bisogna rafforzare l’azione di contrasto dell’abusivismo e del bracconaggio. Inoltre il tema dei cormorani, che sempre di più hanno un impatto fortissimo sulla fauna ittica, va affrontato con più decisione, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili, anche per meglio difendere le aziende che fanno acquacoltura.

Se verrò eletta mi impegnerò a portare in Regione le istanze di tutti coloro che praticano la pesca sportiva, dando ascolto alle esigenze e cercando di migliorare la legislatura regionale”.

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